Un tesoro di immagini nascosto in una miniera

L'Archivio Bettmann, che contiene alcune delle immagini fotografiche più iconiche della storia, oggi è custodito a 67 metri di profondità

Quando si parla di conservazione di fotografie e pellicole, oggi come oggi si pensa subito alla digitalizzazione e ai servizi di cloud. Ma non è sempre stato così, e al mondo esistono ancora archivi fisici pieni di fascino. Uno di questi è sicuramente l’Archivio Bettmann.

L’archivio Bettmann: un tesoro di immagini

L’archivio Bettmann contiene alcune delle immagini fotografiche più iconiche e conosciute della storia: da Marilyn Monroe a Rosa Parks, passando per una squadra di lavoratori intenti a pranzare su una trave a New York City, fino alla linguaccia di Albert Einstein. E ancora, foto dei Beatles, di Ernest Hemingway, dei Kennedy.

Tutto ha avuto inizio dal coraggio e dal genio di Otto Bettmann, ebreo tedesco, che nel 1935 lasciò la Germania e arrivò a New York con due pesanti bauli pieni di fotografie e negativi: i primi scatti di quella che sarebbe diventata una collezione dal valore inestimabile. Un tesoro di oltre 11 milioni di immagini che oggi è custodito a 67 metri di profondità, nelle viscere dell’Iron Mountain, in Pennsylvania

La collezione nascosta a 67 metri di profondità

Bill Gates, che acquistò la collezione Bettmann nel 1995 per mano della società Corbis, nel 2001 si rese conto che non poteva più rimanere a New York, perché gli sbalzi di temperatura tra le stagioni rischiavano di compromettere la buona conservazione delle immagini. E così spostò la collezione in una ex miniera di calcare a Pittsburgh, e contemporaneamente creò un paywall digitale, assicurando così il mantenimento dell’archivio sia nello spazio fisico che in quello virtuale.

La collezione si trova ora al sicuro, in una struttura di 1000 mq protetta da guardie armate e a 70 metri di profondità. La temperatura è costante, intorno ai -20 gradi, e l’umidità stabile al 35%. 

Nel 2016 le collezioni di Corbis sono state cedute a alla multinazionale cinese Visual China Group, che ha immediatamente concesso i diritti di licenza fotografica a Getty. E così la collezione Bettmann è diventato il gioiello più pregiato dell’impero fotografico da 100 milioni di immagini del gruppo di Seattle.

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