Ci sono personaggi che sono veri e proprie icone. Nonostante siano ormai un ricordo lontano, restano indelebilmente nella memoria collettiva. Uno di questi è James Dean, scomparso nel 1955 all’età di 24 anni. Bello e dannato, la sua morte in un incidente stradale alimentò l’aura intorno all’attore. Dunque può un attore scomparso negli anni ’50 avere ancora un seguito? La risposta è sì, il suo mito non sembra aver tempo.
DEAN DI NUOVO SUL SET
Questo mito che sembra non poter tramontare mai, vivrà un nuovo capitolo. Grazie alla nuova e sofisticata tecnologia digitale chiamata Full CGI, l’attore apparirà in Finding Jack, film ambientato durante la guerra del Vietnam in uscita nel 2020. Qualcosa d’impensabile fino a pochi anni fa, ma che grazie alle nuove tecnologie oggi è possibile.
D’accordo con l’operazione la famiglia dell’attore americano, che tramite Mark Roesler, amministratore delegato di CMG Worldwide, agente commerciale della famiglia Dean, spiega: “Con l’evoluzione delle tecnologie questa è una nuova frontiera da esplorare per tanti dei nostri clienti che non sono più con noi”.
Entusiasta anche la produzione, che dopo aver cercato a lungo il volto che interpretasse il personaggio di Rogan, ha scelto questa via: “Siamo onorati che la famiglia abbia deciso di supportare la nostra idea e faremo tutto ciò che possiamo perché l’eredità di una delle più grandi star di sempre resti intatta. La sua famiglia considera questo il suo quarto film, il film che non ha mai potuto fare. Non abbiamo alcuna intenzione di deludere i suoi fan”.
Insomma la carriera di James Dean riprende a 64 anni dalla morte. Un attore che nonostante i soli tre film interpretati è tutt’oggi un’icona del cinema mondiale. Se il film contribuirà ad alimentare il mito dell’attore ancora non si sa, ma è certo in molti riguarderanno Gioventù bruciata, magnifico film che l’ha reso un divo planetario e senza tempo.