Gli esperti di tecnologia non hanno dubbi: ci troviamo nell’era degli smart speaker. Questi piccoli assistenti vocali si sono guadagnati in pochi anni un posto privilegiato nelle nostre case e stanno diventando un punto di riferimento nella nostra vita quotidiana.
Sono decine i modelli che ora affollano il mercato: nel primo trimestre del 2019 gli altoparlanti con assistente vocale hanno fatto registrare un +44% nelle vendite a livello globale, e alla fine del 2019 più di 200 milioni di abitazioni sono state equipaggiate con uno smart speaker.
Tra i vari modelli primeggia Echo di casa Amazon con oltre 10 milioni di smart speaker venduti in un solo trimestre. A seguire Alibaba e Baidu con rispettivamente con 3,9 e 3,7 milioni di prodotti venduti. Si aggiudica solo il quarto posto Google con 3,5 milioni di speaker, seguito dalla cinese Xiaomi. In sesta posizione troviamo Apple con il suo HomePod.
Grazie a questi dispositivi la casa è sempre connessa, con prestazioni sempre più evolute, ma con il problema della privacy da non sottovalutare. Gli smart speaker infatti registrano le conversazioni che avvengono tra le mura domestiche, mettendo quindi a rischio la riservatezza di chi ne fa uso. Tanto che un giudice negli Stati Uniti ha chiamato Alexa, assistente virtuale di Amazon Echo, a testimoniare su un caso di omicidio. Non sono mancate poi altre situazioni particolari che hanno visto gli smart speaker protagonisti. A partire dall’errore di programmazione dei primi Echo usciti sul mercato, che faceva scoppiare a ridere Alexa senza motivo. Anche nel cuore della notte, producendo un effetto da film horror.
Nonostante tutto, le vendite degli smart speaker non accennano a calare. E il Time ha inserito gli assistenti vocali tra i 10 oggetti più innovativi degli ultimi 10 anni.