Stefano Paggi, responsabile Network Operations di Open Fiber, illustra tutti i vantaggi di una rete in fibra rispetto a una rete in rame

Si lavora, si fa la spesa, si fa lezione, si chiacchiera con amici e familiari: tutto questo stando in casa, grazie alla rete. Ai tempi del coronavirus le abitudini di tutti sono state stravolte, ma quello che ha consentito di mantenere una connessione con la realtà che esisteva prima dell’emergenza, è stata proprio la rete. Quel salto digitale che sembrava destinato a un futuro più o meno lontano, è diventato di colpo una realtà, e tutti siamo diventati all’improvviso consapevoli dell’importanza di avere una rete efficiente. Per questo è fondamentale il lavoro di Open Fiber, che sta cablando l’Italia. 

La rete in fibra ottica di Open Fiber

La fibra FTTH interamente in fibra ottica di Open Fiber è l’unica tecnologia in grado di garantire una connessione fino a 1 Gigabit al secondo e in grado di gestire volumi di traffico molto elevati, senza per questo peggiorare le sue prestazioni. Ecco perché il passaggio da reti in rame o misto rame a una rete interamente in fibra ottica fin dentro casa è indispensabile per un Paese che vuole stare al passo con i tempi, e cogliere tutte le opportunità offerte dalla tecnologia. Per questo il lavoro di Open Fiber per cablare l’Italia prosegue, e non si è fermato nemmeno nei giorni di lockdown. Il decreto Cura Italia infatti ha indicato le imprese fornitrici di reti e servizi di comunicazioni elettroniche come imprese di pubblica utilità, incaricandole di garantire il potenziamento delle infrastrutture. Open Fiber continua quindi a lavorare per dare ai cittadini italiani una connessione sempre più all’avanguardia.

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