Dispositivi di ultima generazione al servizio di sportivi spericolati pronti a superare il limite

Una volta cose del genere si vedevano solo nei film. Oggi, guardare il cielo e vedere un uomo che vola non è poi così strano. È il risultato dell’unione tra scienza e sport: dispositivi di ultima generazione sono al servizio di sportivi spericolati, pronti a tutto pur di superare il limite.

Lancio col paracadute da un drone

Uno di loro è Ingus Augstkalns, il primo uomo nella storia a lanciarsi col paracadute da un drone. Dopo essersi alzato in volo da una torre alta 120 metri in Lettonia, lo skydiver ha raggiunto i 330 metri d’altezza appeso a un velivolo dotato di 28 eliche per poi buttarsi nel vuoto. Un evento straordinario, che è servito anche a dare notorietà ad Aerones, un’azienda lettone che punta alla costruzione di droni per il salvataggio di vite umane.

Droni per trainare i surfisti

Negli Stati Uniti, invece, l’azienda Freefly Systems ha inventato un drone che traina i surfisti. Il principio è simile a quello del kitesurfing, ma al posto dell’aquilone c’è un drone controllato da remoto. Un potente velivolo denominato Alta 8 del costo di oltre 17mila dollari.

Vola con Flyboard Air e Scorpion 3

Non è un drone, ma ti fa volare comunque. L’invenzione del francese Franky Zapata si chiama Flyboard Air ed è un propulsore capace di spingere per 10 minuti una persona a una velocità massima di circa 150 chilometri orari sino a tre chilometri di altezza. Un po’ come l’hoverboard di «Ritorno al futuro».

Molto futurista anche la moto volante Scorpion 3. Dall’incrocio tra una motocicletta e un drone quadricottero nasce l’hoverbike in grado di alzarsi da terra e trasportare una persona per 20 minuti a una velocità massima di 70km/h.

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