Navigare sui nostri siti preferiti, ascoltare musica, curiosare su vari social networks. Sembrano ormai azioni scontate, ma la mancanza di un buon collegamento a internet potrebbe impedirci di compierle simultaneamente o con più device connessi in un solo appartamento.
Italia più connessa grazie alla fibra
La soluzione al problema è la fibra ottica: una connessione veloce e stabile che purtroppo ancora oggi non arriva in tutte le parti d’Italia. Grazie al lavoro di Open Fiber le cose stanno però piano piano migliorando.
L’azienda, nata nel 2015, opera nel mercato all’ingrosso offrendo la propria infrastruttura di cavi di ultima generazione ai provider autorizzati. Tutto è basato sulla tecnologia FTTH (Fiber To The Home), attualmente la più veloce in circolazione.
E il vantaggio è che Open Fiber ha la possibilità di connettere la maggior parte della popolazione senza perdite di tempo né investimenti ingenti dovuti agli scavi per la posa della fibra ottica nel sottosuolo. L’azienda infatti ha la possibilità di sfruttare le infrastrutture dove attualmente passano i cavi per l’energia elettrica.
FTTH, FTTC, ADSL: cosa cambia
Nel caso dell’ADSL, i cavi utilizzati per collegare l’abitazione del cliente alla centralina sono interamente in rame, mentre nel caso della tecnologia FTTC, i due collegamenti sono uno in rame e l’altro in fibra ottica. Per questo, l’ADSL è in grado di offrire velocità massime pari a 20 Mbit/s in download e 1 Mbit/s in upload, la fibra basata su tecnologia FTTC consente invece di raggiungere una velocità in download massima pari a 200 Mbit/s ed una velocità in upload massima pari a 30 Mbit/s.La connessione FTTH invece arriva fino a 1 giga al secondo, sia in download che in upload, e su una rete commerciale di Milano sono stati persino raggiunti, durante un test, i 10 gb al secondo.
Ma Open Fiber guarda anche alle reti private: l’intero progetto di copertura prevede il cablaggio di 7.635 comuni in tutte e 20 le regioni italiane.