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La pandemia ha accelerato l'addio al contante. E in Italia c'è un piano del governo per incentivare il ricorso ai pagamenti elettronici

Se vogliamo trovare un aspetto positivo alla pandemia, sicuramente ha contribuito ad accelerare innovazioni di cui si parlava da anni, ma che stentavano a decollare. Lo smart working  è ormai una realtà diffusa, e la mobilità alternativa prende sempre più piede nelle città di tutto il mondo. Un altro settore che è letteralmente decollato è quello dei pagamenti elettronici: basti pensare che in un anno Paypal ha aumentato gli account attivi del 137%. La strada ormai è tracciata e in Italia, Paese restio ai cambiamenti e ancora molto affezionato al denaro contante, il governo ha messo in campo una serie di misure, sintetizzate con il nome di piano Cashback, per sostenere i pagamenti elettronici e  combattere l’evasione fiscale: misure attraverso le quali i cittadini potranno recuperare fino a 3.300 euro all’anno. 

Si parte a dicembre con la fase sperimentale del cosiddetto Bonus carte di credito e bancomat, che permetterà di avere indietro il 10% della spesa per gli acquisti effettuati fisicamente nei negozi. Il primo rimborso, che avrà un limite massimo di 150 euro, arriverà a febbraio 2021. Per ottenerlo sarà sufficiente effettuare almeno 10 pagamenti tracciabili, quindi non solo con carte o bancomat, ma anche con bonifici o app come Apple Pay, Samsung Pay o Satispay. A gennaio, quando il meccanismo entrerà a regime, le operazioni minime richieste saranno 50 nel primo semestre e altre 50 nel secondo semestre del 2021. Per partecipare al programma cashback basterà essere maggiorenni, iscriversi con il proprio Spid all’app «Io» della pubblica amministrazione e fornire gli estremi di una o più carte e l’Iban: i rimborsi arriveranno infatti direttamente sul conto corrente, fino a un importo massimo di 300 euro all’anno. A questi poi si aggiunge il “super cashback”, un premio da 3.000 euro destinato ai 100mila cittadini che useranno più spesso pagamenti elettronici. Per la classifica conta il numero di operazioni, che devono raggiungere i 3mila euro in un anno. Infine, c’è la lotteria degli scontrini, che prevede premi settimanali e un’estrazione finale con un montepremi da 50 milioni di euro. Una sorta di Lotteria nazionale, dove il biglietto è rappresentato dal codice dello scontrino elettronico. Per partecipare è necessario chiedere un Qr Code sul Portale Lotteria, che andrà poi mostrato al negoziante al momento dell’acquisto. Ogni scontrino genera un numero di “biglietti virtuali” pari a un biglietto per ogni euro di spesa.
Chissà che non sia la strada giusta per convincere anche gli italiani a dare una spallata definitiva all’utilizzo dei contanti.

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