Ora la fibra arriva anche via satellite

Open Fiber ha avviato un piano ad hoc in accordo con Telespazio per portare la connessione in 200 comuni entro la fine del 2021

La digitalizzazione dell’Italia non è più una possibilità: è una condizione indispensabile per assicurare un futuro competitivo e sostenibile al Paese. Per questo prosegue a ritmo serrato il lavoro di Open Fiber, la società che sta portando la fibra ottica FTTH a un 1 Giga al secondo in ogni angolo del Paese. A fine 2020 erano già oltre 11 milioni le unità abitative cablate, tra città e piccoli borghi, ma il piano della società partecipata al 50% da Enel e al 50% da Cassa Depositi e Prestiti, non si ferma. 

Il piano di Open Fiber per le aree bianchissime

Mentre proseguono i lavori nelle città e nei paesi della penisola, Open Fiber ha deciso di puntare con decisione sulla digitalizzazione delle aree cosiddette bianchissime: sono le aree più remote del Paese, difficilmente raggiungibili dai cavi in fibra e attualmente prive di qualsiasi connessione, sia fissa che mobile. 

Qui Open Fiber, su impulso del Ministero dell’Innovazione, ha avviato un piano ad hoc in circa 200 comuni, con l’obiettivo di portare la connessione entro la fine del 2021. Per raggiungere questo traguardo ha siglato un contratto con Telespazio, leader europeo nel campo delle soluzioni e dei servizi satellitari, che consentirà di portare la connettività a banda larga anche in questi luoghi grazie all’utilizzo della tecnologia spaziale.

Lo smart working da ogni parte d’Italia

Abitare in case isolate, zone impervie, baite o piccole isole non sarà più un limite, e i cittadini potranno avere le stesse possibilità di chi vive nelle grandi città: accesso alla didattica a distanza, allo smart working e a tutti i servizi di utilità e di intrattenimento che una connessione a banda larga può garantire.

L’obiettivo della partnership tra la società controllata da Leonardo e Open Fiber infatti è proprio quello di contribuire a superare il digital divide, abilitando l’accesso a Internet grazie a una tecnologia, quella satellitare STTH, che oggi è in grado di offrire servizi a banda larga con prestazioni simili a quelli terrestri. Il segnale sarà trasmesso, senza soluzione di continuità, tramite link satellitare e ricevuto da un’antenna di ridotte dimensioni installata e configurata a casa del cliente.

Un tassello ulteriore nel piano complessivo di Open Fiber, che tra investimento privato e pubblico vale oltre 7 miliardi di euro e prevede la connessione di oltre 19 milioni di unità immobiliari in tutta Italia.

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