La Nasa porta la prima donna sulla luna

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Il progetto Artemis prevede un ritorno sul nostro satellite nel 2024, a 50 anni dall'ultima missione

Il 2024 potrebbe essere l’anno in cui la prima donna sbarcherà sulla luna: lo ha annunciato la Nasa svelando alcuni dettagli sul progetto Artemis, che prevede un ritorno sul nostro satellite dopo oltre 50 anni. L’ultimo uomo a camminare sulla luna fu infatti un astronauta della missione Apollo 17, il 14 dicembre 1972. Ora l’appuntamento è per il 2024, con l’obiettivo di esplorare la superficie lunare come mai è stato fatto prima d’ora, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative

L’agenzia lancerà uno Space Launch System, il razzo più potente mai costruito, insieme alla navicella Orion in due test di volo intorno alla Luna, per verificare il supporto vitale, le prestazioni e le capacità di comunicazione. Se tutto andrà secondi i piani, nel 2024 gli astronauti, tra cui una donna, raggiungeranno il polo sud lunare e durante il programma Artemis, insieme ai robot cercheranno e potenzialmente estrarranno risorse come l’acqua che possono essere convertite in altre risorse utilizzabili, inclusi ossigeno e carburante. Mettendo a punto le tecnologie di atterraggio di precisione e sviluppando nuove capacità di mobilità, gli astronauti potranno viaggiare per distanze maggiori ed esplorare nuove regioni della Luna.

L’obiettivo è rendere la permanenza sulla superficie lunare sostenibile nel tempo, con la costruzione di infrastrutture entro la fine di questo decennio, consentendo spedizioni più lunghe con più equipaggi. E lo scopo finale è ancora più ambizioso. L’amministratore della Nasa Jim Bridenstine infatti ha dichiarato: “Torneremo sulla Luna alla ricerca di scoperte scientifiche, vantaggi economici e ispirazione per una nuova generazione di esploratori. Mentre costruiamo una presenza sostenibile, stiamo anche creando slancio verso i primi passi umani sul Pianeta Rosso”.

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