Robot e app in campo contro il coronavirus

Il contributo della tecnologia per cercare di contrastare la diffusione del virus

Tutta la comunità internazionale è mobilitata: governi, Oms, ricercatori e studiosi sono tutti impegnati per cercare di arginare la diffusione del Coronavirus e parallelamente per cercare un vaccino o una cura efficace per contrastare le complicanze che possono presentarsi su chi ha contratto il virus.  

E per dare una mano in questa battaglia sanitaria globale scende in campo anche la tecnologia. Questo avviene soprattutto in Cina, dove si sono registrati fino a questo momento il 99% dei casi di contagio.

ROBOT A CACCIA DI PERSONE INFETTE

La multinazionale cinese Neusoft, che offre e gestisce servizi informatici, ha lanciato sul mercato nuovi tipi di robot che sono in grado di misurare la temperatura corporea dei passanti. Non solo: questi automi riescono anche a verificare se le persone indossino o meno mascherine protettive sul volto.
Come riportato dall’Ansa, secondo un funzionario della Neusoft questi nuovi robot possono sostituire gli operatori in banche, scuole, aziende e bagni pubblici, dove sono capaci di spostarsi tra la folla per identificare chi ha la febbre o chi non indossa la mascherina protettiva. Inoltre altri tipi di robot possono dare una mano a fermare il contagio, contribuendo alle cure mediche e alla disinfezione: attualmente vari robot sono già stati impiegati in alcuni ospedali di Shanghai, e il loro utilizzo sarà promosso al più presto anche in altre città.

L’APP CHE TI DICE SE SEI A RISCHIO CONTAGIO

Arriva sempre dalla Cina, e attualmente è disponibile soltanto nel continente asiatico, un’app nata per mettere in guardia le persone e avvisarle di un eventuale rischio contagio. Si tratta di un close contact detector e consente a chi la installa sul suo smartphone di verificare se sono state vicino a persone infette dal virus. Le persone che risultano a rischio vengono avvisate dall’app di restare a casa e segnalare il fatto alle autorità competenti. In sostanza gli utenti dovranno eseguire la scansione di un QR Code sul proprio smartphone utilizzando app a pagamento come Alipay o la piattaforma di social media WeChat. Una volta che l’app è stata registrata con un numero di telefono, agli utenti viene chiesto di inserire il loro nome e numero identificativo. Secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua, l’app è stata sviluppata dai dipartimenti governativi e dalla China Electronics Technology Group Corporation e supportata dai dati delle autorità sanitarie e dei trasporti.

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