Un viaggio nel futuro a suon di record per If, in questa nuova puntata. Da Amsterdam a Dubai, passando per lo smart working e i borghi italiani, tesori nascosti di bellezza e buon vivere, fino a una riflessione sul futuro del capitalismo. E poi ancora tante curiosità e approfondimenti, per scoprire come la tecnologia e l’innovazione stanno cambiando la vita dell’uomo.
Lo smart working per ripopolare i borghi
Lo smart working è entrato prepotentemente a far parte della quotidianità di milioni di persone, cambiando abitudini e stile di vita e rendendo qualsiasi luogo un potenziale ufficio. Quello che serve è una connessione internet che consenta di rimanere in contatto con i colleghi, scaricare o inviare documenti e accedere alla rete senza problemi. Per questo è fondamentale il lavoro portato avanti da Open Fiber, che sta cablando in fibra ottica FTTH il Paese, dando l’opportunità a tante persone di lavorare da remoto. Ne abbiamo parlato con alcuni smart worker della Val d’Aosta e dell’Umbria.
A Dubai la piscina da record
Dopo avere inaugurato il grattacielo più alto e il centro commerciale più grande del mondo, Dubai mette a segno un nuovo record: nella lussuosa e ipertecnologica città degli Emirati Arabi è stata infatti realizzata Deep Dive Dubai, la piscina più profonda del mondo. Una vasca di 60 metri di profondità dedicata alle immersioni, il cui primato è stato certificato ufficialmente dal Guinness World Record. La piscina è almeno quattro volte più grande di qualsiasi altra piscina per immersioni al mondo, e per riempirla servono 14 milioni di litri d’acqua, il volume di sei piscine olimpioniche.
La crisi del capitalismo
L’opinione diffusa, almeno fino a qualche anno fa, era che il profitto fosse il motore del capitalismo e della crescita economica: un pensiero che si scontra però con i numeri. Nonostante i profitti siano stati elevati, negli ultimi anni la crescita è rallentata un po’ in tutto il mondo. La crisi dovuta alla pandemia ha amplificato e accelerato i problemi insiti nella nostra società, che per immaginare un futuro sostenibile deve rivedere il concetto di capitalismo. E’ quello che sostiene l’economista Rebecca Henderson, docente ad Harvard.
Ad Amsterdam il primo ponte stampato in 3D
È stato inaugurato ad Amsterdam il 15 luglio il primo ponte in acciaio stampato in 3D. Il taglio del nastro, avvenuto alla presenza della regina dei Paesi Bassi Máxima, è stato fatto da un robot, per l’occasione armato di forbici. Il ponte è stato costruito con barre di acciaio inossidabile, per un peso complessivo di oltre 4 tonnellate. Ma la vera protagonista del processo è la macchina MX3D, che prende il nome dalla società olandese che l’ha messa a punto: si tratta di un robot industriale combinato con una saldatrice che permette al dispositivo di stampare a mezz’aria strutture di grandi dimensioni e di qualsiasi forma con materiali robusti come l’acciaio e la resina.