Earth300: un super yacht per proteggere il mare

Earth300, il superyacht più grande del Titanic ha una nobile missione: proteggere il mare

Con 300 metri di lunghezza per 60 metri di altezza è più grande del Titanic: si chiama Earth300, ed è il superyacht con la missione di salvare il mondo. 

Earth300: le caratteristiche del super yacht

Ha un enorme ponte di osservazione e una sfera di 13 piani con 22 laboratori scientifici tra i più avanzati di sempre, che sfruttano intelligenza artificiale, robotica, machine learning e il primo computer quantistico che abbia mai preso il largo. Earth 300 sarà una «Silicon Valley galleggiante», in cui ogni viaggio avrà l’obiettivo di fare ricerca scientifica, per studiare il mare e proteggerlo sensibilizzando l’opinione pubblica, ma non solo. Unirà scienza, tecnologia, avventura, esplorazione, educazione e perfino intrattenimento in un modo mai immaginato prima. 

L’idea rivoluzionaria di Aaron Olivera

L’idea di Earth 300 infatti è davvero rivoluzionaria. L’intuizione appartiene al fondatore e CEO Aaron Olivera, che durante un viaggio alle Maldive, prendendosi una pausa dal suo lavoro di sviluppare resort turistici esclusivi, ha visto in prima persona la situazione delle barriere coralline e ha capito che il mondo non ha bisogno di altri resort, ma di combattere contro i cambiamenti climatici. E così ha immaginato un centro scientifico galleggiante dove i ricercatori più geniali del mondo potranno condurre i loro esperimenti.

I finanziatori dell’impresa. Primo viaggio? Nel 2025

I finanziatori saranno i turisti facoltosi, che potranno andare in vacanza insieme ai grandi della comunità scientifica pagando un biglietto di circa 3 milioni di dollariTutto questo a impatto zero, grazie alla nuova tecnologia Molten Salt Reactor che sfrutta l’energia nucleare a zero emissioni: un sistema carbon free sul quale stanno puntando tanti altri big del mondo della tecnologia, come Bill GatesSe tutto andrà come sperato Earth 300 sarà pronta per il 2025, e per il suo primo viaggio la meta prescelta è l’Antartide.

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