Ideata dal navigatore francese Yvan Bourgnon, manta ha un obiettivo nobile

Si chiama Manta ed è una barca progettata per ripulire i mari dalla plastica. Ormai il livello di plastica in mare ha raggiunto livelli allarmanti. Ed è per questo che da anni molti progetti puntano a ripulire, almeno in parte, i mari da questi materiali altamente inquinanti che sono un pericolo per tutte le creature acquatiche e per l’uomo stesso.

Il progetto Manta, la barca anti-plastica

Manta è stata presentata nei giorni scorsi a Parigi. Dopo un anno e mezzo di studi e raccolta di fondi, l’avventuriero franco-svizzero ha compiuto un passo in avanti presentandone un modello della versione finale. Già dal prossimo inverno, la barca sarà in mare per testare il sistema di raccolta dei rifiuti. Un progetto partito da lontano con l’associazione Sea Cleaners che tramite una raccolta fondi è riuscita a finanziare gli studi di fattibilità e realizzare il prototipo in scala 1/10 da mettere in mare.

Cosa farà 

Manta punta a raccogliere i rifiuti più grandi, come bottiglie prima che si rompano diventano microplastiche. In questa fase, galleggiano e sono quindi facili da recuperare e da riciclare. Mentre una volta trasformatesi in microplastiche sono molto complicate da recuperare, oltre che diventare cibo, dannoso, per pesci e altri animali marini.

Come funziona Manta, la barca anti-plastica

Lunga 70 metri e larga 49 metri, con vele e turbine eoliche alte come l’Arco di Trionfo, questo mostro dei mari grazie alle sue dimensioni permetterà di raccogliere 250 tonnellate di rifiuti di plastica prima di dover tornare in un porto per scaricarle. In un anno dovrebbe riuscire a raccoglierne circa 5000 tonnellate. 

Raccoglierà i rifiuti grazie a dei tapis roulant che li aspireranno portandoli a bordo.L’impronta di carbonio sarà ridotta al minimo,infatti Manta sarà equipaggiata con vele DynaRig e quattro motori elettrici alimentati sia da due turbine eoliche che da 2000 m² di pannelli solari, il tutto combinato con un potente sistema di accumulo.

Durante le fasi di raccolta, un sistema sonoro manterrà i cetacei e gli altri pesci fuori dalla traiettoria per evitarne la cattura accidentale. Manta ha a bordo anche un laboratorio scientifico che consentirà la geolocalizzazione, la quantificazione e la qualificazione dei rifiuti. I dati verranno forniti all’intera comunità internazionale. L’obiettivo è iniziare con le operazioni nel 2022, sperando che altre iniziative simili possano iniziare a liberare i mari dalla plastica.

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