Per la prima volta nella storia le fonti rinnovabili hanno prodotto più energia rispetto alle fonti fossili

Il 2020 sarà ricordato come l’anno della pandemia, ma è stato anche l’anno di uno storico sorpasso: quello delle fonti rinnovabili sulle fonti fossili. 

La svolta green certificata dall’Eurostat

Come certificato dall’Eurostat, in Unione Europea per la prima volta nella storia la produzione di elettricità è stata soprattutto green, superando la barriera del milione di GigaWatt all’ora. Quasi 30mila in più rispetto alla produzione da combustibili fossili, calata del 9,8% tra il 2019 e il 2020 e toccando il livello più basso dal 1990. In particolare hanno registrato un forte calo petrolio e carbone, mentre è stata più contenuta la diminuzione nel consumo di gas naturale. In netta diminuzione anche il nucleare, con la produzione di elettricità diminuita del 6,3% rispetto al 2019.

Un sorpasso costruito negli anni

Un sorpasso storico su cui hanno inciso anche i minori consumi a causa del Covid e la conseguente sospensione di attività economiche e produttive, ma che comunque era nell’aria: nell’ultimo decennio si è registrata infatti una crescita costante della produzione di energia da fonti green. Basti pensare che solo dieci anni fa, i combustibili fossili generavano il doppio dell’elettricità rispetto alle fonti rinnovabili.

Il pacchetto clima dell’UE

Una spinta ulteriore alla decarbonizzazione del settore energetico, responsabile del 75% delle emissioni di gas serra nell’Unione Europea, dovrebbe arrivare dal pacchetto clima con cui la Commissione inizierà a declinare in misure concrete i target di riduzione delle emissioni, fino all’impatto zero previsto per il 2050. Tra le misure, anche standard più stringenti per le auto e proposte per lo sviluppo di infrastrutture per i carburanti alternativi.
Solo pochi giorni fa l’Acea, l’associazione europea dei costruttori automobilistici, ha chiesto all’Unione Europea almeno un milione di punti ricarica entro il 2024 al fine di scongiurare il rischio di un’Europa a due velocità poiché oggi queste strutture, che sono in tutto 255mila, sono concentrare per il 70% in Germania, Francia e Olanda. 

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