Mobilità green tra elettrico e idrogeno

Tra incentivi, bonus e nuovi modelli cresce la quota di mercato della mobilità sostenibile. E in Svizzera arrivano i camion a idrogeno di Hyundai

Una nuova mobilità, più green e sostenibile, è ormai una necessità per contrastare le emissioni inquinanti. Per questo gli incentivi alle auto elettriche sono all’ordine del giorno in molti Paesi, dagli Stati Uniti all’Europa, passando per la Cina. Per quanto riguarda l’Unione Europa, non esiste un piano comunitario relativo agli Ecobonus, che rimangono materia dei singoli governi dando vita a una situazione piuttosto variegata. L’Italia, ad esempio, ha varato l’Ecobonus che prevede fino a fine 2020 10mila euro di contributo per l’acquisto di un veicolo con emissioni di CO2 fino a 20 g/km, con la rottamazione di un’altra vettura. Il bonus poi è stato rinnovato anche nel 2021,con un investimento di 420 milioni, che verranno suddivisi in tre fasce di emissione di anidride carbonica, ovvero 0-20 g/km, 21-60 g/km e 61-135 g/km.

La disponibilità dei nuovi incentivi, iniziata il 1° gennaio 2021, proseguirà fino ad esaurimento fondi o, comunque, fino al 30 giugno 2021 per le auto nella fascia di emissioni 61-135 g/km e al 31 dicembre 2021 per quelle 0-60 g/km.

Hyundai: camion a idrogeno in Svizzera

I governi piano piano si muovono nella direzione giusta, e anche le aziende devono fare la loro parte. Se da un lato continuano a uscire sul mercato nuovi modelli di auto elettriche e ibride di diverse case automobilistiche, c’è chi va oltre: Hyundai ad esempio ha spedito in Svizzera i primi 10 camion a idrogeno “Xcient Fuel Cell”, caratterizzati da un motore elettrico alimentato da un sistema a celle a combustibile a idrogeno da 190 kW. L’autonomia del camion è di circa 400 km a una velocità massima di 85 km/h. Il tempo di rifornimento dura dagli 8 ai 20 minuti. La tecnologia delle celle a combustibile è particolarmente adatta al trasporto merci su gomma e alla logistica grazie alla sua grande autonomia e ai brevi tempi di rifornimento. Entro la fine del 2020 la flotta di camion a idrogeno in Svizzera arriverà a 50 unità, che diventeranno 1.600 entro il 2025. L’azienda noleggerà i mezzi ai professionisti commerciali con la formula pay-per-use, il che significa che non ci saranno investimenti iniziali da fare. Hyundai ha scelto la Svizzera come punto di partenza per la diffusione di questi camion perché nel Paese elvetico c’è una delle più alte quote di energia idroelettrica a livello mondiale, sufficiente per la produzione di idrogeno. Una volta avviato il progetto in Svizzera, la casa automobilistica coreana prevede di estenderlo anche ad altri paesi europei.

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