Problemi con la cottura della pasta? Ci pensa Spotify

Spotify lancia la playlist per la cottura perfetta della pasta

Quante volte è capitato di distrarsi e di scuocere la pasta? Sarà capitato a tutti. Ecco allora che Spotify ha pensato ai tanti distratti lanciando così delle playlist per una cottura della pasta perfetta. 

La playlist Spotify per la cottura della pasta perfetta

Senza volerlo nascondere è sicuramente una campagna pubblicitaria, ma di quelle efficaci. Con la playlist per la cottura della pasta perfetta Spotify ha trovato un modo simpatico e utile per accrescere il suo bacino di utenti. Il tutto in collaborazione con Barilla, leader nel settore, che ha creato queste playlist in cui si pubblicizza.

Come funziona

Realizzate da Barilla, fanno da timer e durano esattamente quanto il tempo di cottura del formato scelto. L’idea è di avviare la playlist, buttare la pasta e, finita la musica, scolare un piatto di pasta cotto a puntino. Il nome è Playlist Timer e naturalmente è brandizzata Barilla.

Le playlist per una cottura della pasta perfetta

In tutto le playlist sono 8 al momento tutte con una durata tra i ,si possono trovare i 9 minuti di “Mixtape Spaghetti”, gli 11 di “Boom Bop Fusilli” e i 10 di “Mood Day Linguine”. Ma a queste si aggiungono anche delle alternative che si propongono di legare la fase di cottura con lo stato d’animo del momento. “Pleasant Melancholy Penne”, per esempio, offre 11 minuti di relax perfettamente domenicale, “Top Hit Spaghetti” invece porta un po’ di ritmo tra una carbonara e una pomodorini e basilico.

Le playlist sono principalmente composta da musica dei giorni nostri, che riflette i generi che vanno per la maggiore: pop, hip hop e indie. Ma vi è una quarta sezione con i “Classici del passato”.

Gli artisti poi sono prevalentemente italiani ma emerge anche qualche straniero come Sufjan Stevens, Fiona Apple, Cat Stevens. Per far terminare il timer al momento giusto (e pubblicizzarsi), Barilla ha inserito un messaggio musicale all’interno di ogni playlist. E’ la nuova frontiera di quella che un tempo veniva definita come customer experience e ora vissuta come estensione della marca.

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