In Occidente si allungano i tempi per l'arrivo sulle strade di questa tecnologia, mentre la Cina accelera

Il 2020 doveva essere l’anno dell’arrivo sulle strade delle auto a guida autonoma: queste almeno erano state le previsioni di diversi costruttori. Tuttavia quel momento sembra ancora lontano, almeno in Occidente: sono ancora troppi infatti i problemi da risolvere, da quelli legati alla tecnologia e all’intelligenza artificiale fino a quelli legali.

L’IMPATTO DEL COVID SUL SETTORE AUTOMOBILISTICO

A peggiorare la situazione, l’impatto devastante della pandemia sul settore automobilistico.

E così Audi ad esempio ha rinunciato ad applicare la tecnologia di livello 3, chiamata “Automazione condizionata”, sulla ammiraglia A8, motivando la sua decisione con la mancanza di una regolamentazione utile a disciplinare l’impiego sulle strade delle auto senza pilota. Ford ha annunciato di aver cancellato alcuni investimenti e posticipato al 2022 l’avvio di un servizio commerciale con veicoli privi di conducenti.

Inoltre, allontanandosi il traguardo del debutto su strada di questi mezzi, si fanno anche più lontani i tempi di un ritorno economico dei capitali spesi. E così diverse aziende tecnologiche sono state costrette a ridimensionare le spese e a ridurre i posti di lavoro.

LA CINA NON SI FERMA: AVANTI CON LA GUIDA AUTONOMA

Ma c’è un Paese dove lo scenario è totalmente diverso: è la Cina, che si concentra su politiche e infrastrutture a sostegno di questa tecnologia. E così a Pechino la startupPony.ai” ha annunciato in questi giorni che le sue auto autonome sono state autorizzate al trasporto di passeggeri su alcune strade. Nella provincia dello Hebei, va avanti la costruzione della superstrada che collega Pechino alla nuova area di Xiongan, con due corsie interne appositamente progettate per la guida autonoma, mentre nella provincia dello Hunan, una flotta di robo-taxi è in funzione dal 21 aprile in un’area che comprende comunità residenziali, aree commerciali e parchi industriali. Secondo gli esperti, il piano di “nuove infrastrutture” della Cina ha creato opportunità senza precedenti per accelerare la circolazione dei veicoli senza conducente.

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