Il primo scienziato-robot è già realtà

Lo scienziato-robot ha condotto 688 esperimenti da solo in 8 giorni facendo una scoperta

I robot ormai sono una realtà in questo nostro mondo. Grazie alle implementazioni dell’IA fanno passi da gigante ogni giorno. In ogni ambito dell’attività umana, ormai, si può avere l’aiuto di una macchina instancabile che lavora su modelli matematici.

Il robot scienziato

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Liverpool ha messo a punto un robot, a cui per ora non gli è stato dato un nome, che ha le abilità di uno scienziato. In otto giorni ha condotto in autonomia 688 esperimenti lavorando instancabilmente in laboratorio. Così è riuscito a scoprire un nuovo tipo di catalizzatore chimico, ben sei volte più reattivo rispetto a quelli precedentemente conosciuti. Nei giorni scorsi è stato pubblicato un paper su Nature che ne descrive le caratteristiche e in rete si possono trovare dei video che lo riprendono all’opera.

Nessuna fatica, produttività record

Essendo una macchina naturalmente la fatica non fa parte delle sue caratteristiche. In 8 giorni ha effettuato 319 movimenti, 6.500 manipolazioni, 2,17 chilometri percorsi e un totale di 172-192 ore di lavoro: questi alcuni dei numeri fatti registrare dall’automa, che durante il suo impiego si è riposato soltanto per il tempo necessario a ricaricare le batterie.

Le caratteristiche

Il robot è alto un metro e 75 e pesante 400 chili, ha operato con estrema rapidità e accuratezza muovendosi agilmente tra i tavoli di lavoro. È infatti equipaggiato con un sofisticato algoritmo di intelligenza artificiale che gli consente di andare ben oltre i limiti dei suoi colleghi in carne e ossa, potendo valutare oltre 98 milioni di possibili esperimenti per scegliere di volta in volta quello più utile ed efficace ai fini dell’obiettivo finale. Riesce a completare i passaggi previsti – come pesare solidi, dispensare liquidi, rimuovere aria dal recipiente, avviare una reazione e misurarne i risultati – fino mille volte più velocemente di un «normale» assistente di laboratorio. Un cambio nella modalità di lavoro nei laboratori, che probabilmente si affideranno sempre di più a robot per accelerare le scoperte, cosa che già sta avvenendo nell’industria farmaceutica.  

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