Una capacità di prevenzione è molto legata alla capacità di individuare dei comportamenti che aumentano le rischiosità. Quindi noi, fondamentalmente, cercheremo di utilizzare i dati in un’ottica di raccolta di comportamenti premianti rispetto, invece, a comportamenti rischiosi da qualche punto di vista.
Questo naturalmente anche con l’aiuto della geolocalizzazione, della profilazione in fuzione dell’età e del background. Quindi potremmo disporre sicuramente di alcune indicazioni che ci consentiranno di alzare la wellness. Fondamentalmente quindi di andare verso una popolazione soprattutto più informata e più conscia dei rischi che determinati comportamenti potrebbero indurre.
Da un punto di vista di posizionamento complessivo che l’Italia ha, nei confronti dell’utilizzo di modelli di intelligenza artificiale, non paghiamo debito nei confronti di nessun Paese al mondo. Noi abbiamo dalla nostra un impianto educativo molto robustoda questo punto di vista, quindi siamo molto più in grado di altri di capire fin dove la macchina possa essere un aiuto e quale possa essere un limite oltrepassato il quale invece si corrano dei rischi di delega troppo forte alla macchina.