Miracoli della tecnologia si potrebbe dire. Ecco che all’istituto ortopedico Rizzoli di Bologna un sedicenne ha finalmente potuto riavere il suo braccio riposizionato in maniera normale. L’istituto bolognese era già salito alla ribalta della cronaca per un intervento simile in gennaio. Allora aveva ricostruito una caviglia grazie alla stampa 3D, i primi al mondo.
IL CASO
Il braccio del ragazzo, oggi sedicenne, 9 anni fa a seguito di una frattura rimediata in età pediatrica, era purtroppo ricresciuto con una deformità. Da allora l’intero braccio destro del ragazzo risultava ruotato di 60 gradi rispetto al normale, impedendogli di compiere azioni apparentemente banali come afferrare oggetti o allacciarsi i bottoni. Un forte handicap rimediato grazie alla moderna tecnologia.
L’INTERVENTO
Grazie ad un’innovativa tecnica chirurgica sviluppata con la start up biomedicale E-lisa il braccio del sedicenne è ritornato perfettamente funzionante. Per eseguire l’intervento sono stati necessari vari step. Per prima cosa è stata effettuata una tac sia del gomito deformato che di quello sano tramite cui progettare, con il supporto di un modello informatico, specifiche guide di taglio da applicare direttamente sulle ossa del paziente per ripristinare la normale anatomia dell’articolazione. Successivamente in 3D E-lisa ha realizzato anche strumenti ad hoc poi utilizzati durante l’intervento. Pezzi unici senza i quali, secondo il professor Roberto Rutini che ha guidato l’intervento, non sarebbe stato possibile operare. L’intervento è stato eseguito nel mese di giugno, ma è stato reso noto solo nei giorni scorsi quando il ragazzo è tornato in ospedale per un controllo. Questa operazione è la sintesi di come la tecnologia possa essere realmente a servizio dell’uomo. Grazie agli sviluppi tecnologici si possono eseguire interventi che fino a qualche anno fa erano impensabili.