Grazie a una nuova app anche l’ombrellone è sharing

Spiagge affollate e ombrelloni esauriti? La parola d’ordine è Playaya. Se googolate questo nome troverete un sito che permette la condivisione di ombrelloni in spiaggia. Sì, la sharing economy è arrivata anche al mare.

La piattaforma è una start up ideata da Stefano Gremo e Giulia Schillaci, che hanno trovato il modo di mette in contatto chi possiede l’abbonamento a un ombrellone in uno stabilimento balneare e lo lascia libero per del tempo e i bagnanti last minute, che possono usufruirne a un prezzo vantaggioso, evitando il sovraffollamento delle spiagge libere.

Attraverso Playaya il bagnante paga l’ombrellone la metà del suo costo intero. Questo guadagno viene spartito fino al 60% con l’abbonato che mette a disposizione l’ombrellone e fino al 20% con il gestore dello stabilimento. Un giochino che permette di far guadagnare tutte e tre le parti coinvolte. Ad esempio, se il prezzo iniziale dell’ombrellone è di 20 euro per l’intera giornata, al bagnante last minute costa 10 euro, di cui 6 euro vanno all’abbonato e 2 euro al gestore, che ha anche il vantaggio di poter guadagnare ulteriormente aumentando le vendite nei servizi, come il bar. E il bello è che l’ombrellone può essere messo in condivisione non solo per una giornata, ma anche per fasce orarie. Per esempio quando le famiglie decidono di andare a pranzo a casa e lo lasciano libero per tre o quattro ore.

Il guadagno della start up invece avviene principalmente attraverso le transazioni che paga il bagnante last minute e attraverso l’affiliazione degli stabilimenti. Ai gestori è proposta la possibilità di iscriversi a pacchetti di offerte alternativi a quello “free”, detti “plus” e “pro”. Questi permettono di avere vantaggi in più, come una percentuale più alta di guadagno, la promozione sui canali della piattaforma, un’indicizzazione più favorevole all’interno dell’app e cose così. In questo caso lo stabilimento pagherebbe un abbonamento annuale.

Playaya è disponibile da giugno via web e come applicazione per i sistemi iOs e Android. La piattaforma è trasparente e intuitiva e gli annunci possono essere cancellati in tempo reale.

La start up è alle prime armi e per ora i lidi aderenti sono solo in Toscana e in Liguria, ma il progetto prevede l’allargamento a tutta Italia già per la prossima stagione balneare. Del resto l’idea è destinata a diventare il BlaBlaCar delle spiagge.

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